Rilievo e Progettazione architettonica- Proposta di recupero
Dimensioni : 5.935 mc
Destinazione : uso religioso
Committente : Ente religioso
Località : Montaione (FI)
il Sacro Monte di San Vivaldo verso il Giubileo del 2000
A cavallo tra il 1499 ed il 1500 gli Osservanti ricevettero in dono i terreni per l’edificazione del convento ( dalla comunità di Montaione) e per le sue aree boschive esterne ( dalla comunità di Castelfiorentino ) . Prima dell’attuale complesso conventuale il luogo aveva ospitato una chiesetta dedicata a Santa Maria in Camporena (dal 1185) dedicata poi a San Vivaldo , un frate romito , a cui la comunità volle dedicare un romitorio e intestare la piccola chiesetta che , nel 1446 , venne completamente riscostruita. L’edificazione del convento e dell’annessa chiesa , secondo la cronaca di fra Maiano da Firenze , avvenne tra gli anni 1499 e 1512 . Già dal 1509 fra Tommaso da Firenze aveva iniziato nel terreno adiacente al complesso la costruzione delle prime cappelle riproducenti i luoghi gerosolimitani della passione di Cristo recanti terrecotte dipinte alla maniera di Giovanni della Robbia. Con i secoli il percorso sacro si accrebbe di nuove cappelle e nuove opere d’arte . Dalla costruzione molte furono le modifiche . In ordine di tempo l’ultima è l’ampliamento per i locali del Seminario eseguito nel 1898 . Oggi il convento con il percorso devozionale scandito dalle cappelle , è parte integrante del percorso denominato la «Gerusalemme di San Vivaldo» all’interno del sistema museale della Valdelsa Fiorentina .
Centro Religioso e di accoglienza del territorio della Valdelsa ed in particolare di quella parte di territorio attraversato nei secoli dalla via Francigena , S.Vivaldo ha accolto fin dalle sue origini , religiosi e pellegrini di ogni provenienza . Dopo la chiusura del Seminario maggiore, avvenuta negli anni cinquanta del XX secolo, il convento , pur mantenendo negli anni successivi la sua caratteristica di centro storico/devozionale , ha avuto un lungo periodo di « oblio » durante il quale si era perso il senso della presenza religiosa/francescana nel complesso. Inoltre i piccoli interventi conservativi realizzati nel periodo non avevano potuto evitare il lento degradarsi delle strutture ed in genere degli elementi costitutivi , artistico/architettonici , l’intero complesso monumentale.
Il progetto persegue l’obbiettivo di «riattivare» l’enorme potenziale funzionale di accoglienza ,ospitalità e ristoro oltre che quello di luogo teofanico per eccellenza , attraverso il recupero delle proprie strutture e percorsi interni ed esterni al complesso .
Le superfici del complesso Convento/Chiesa di San Vivaldo assumeranno poi carattere di componenti costitutivi della nascitura area museale delle cappelle della GERUSALEMME DI SAN VIVALDO unitamente alla sede espositiva fissa dello stesso percorso .
Gli obiettivi del progetto
- Aumentare il livello di ospitalità e ricettività
Con il progetto si prevede di elevare il livello di ospitalità , che a pieno regime deve essere in grado di accogliere , giornalmente
60 pp nella sala Capitolare o Conferenze
4 pp nel Centro Studi Internazionale
74 pp nel centro di accoglienza sviluppato ai piani primo e secondo
16 pp nella parte residua del convento destinato a clausura
26 pp nella parte della struttura destinata all’accoglienza giovanile.
Inoltre sono previsti il recupero o la realizzazione di un nuovo spazio mensa per 120/140 pp a disposizione degli ospiti esterni o degli eventi convegnistici in genere e la riattivazione della vecchia cucina del convento con recupero degli spazi del refettorio ad uso o dei religiosi locali o degli ospiti religiosi in genere ;
- Collocazione di una nuova sede del Centro di Studi Internazionali «La Gerusalemme di S.Vivaldo» in un’area prossima alla sala capitolare ;
- Rispondere alla sempre attuale domanda di luoghi meditativi e di riposo